Motricità, il corpo nello spazio, libertà emozionale, percezioni antiche
Video: Beach volley: il bagher
Video: Football: Stop and Go
Gioco dell’Oca Psicomotorio
Un gioco di movimento ispirato al gioco di società “il gioco dell’oca”, attraverso semplici “esercizi” che si possono svolgere a casa. Aiuta il bambino a sviluppare la percezione del corpo e quindi la coordinazione e la precisione dei movimenti.
Età
Dai 2 anni.
Occorrente:
tabellone (da stampare);
cartoncino;
colla stick;
pedine a scelta in base ai numeri di giocatori;
un dado.
Gioco:
Come prima cosa bisognerà stampare il tabellone e incollarlo su un cartoncino, per renderlo più resistente. Trovare tra i nostri giochi delle pedine e un dado di qualunque altro gioco di società. Se non troviamo quello che cerchiamo, come pedine possiamo utilizzare qualunque giochino di dimensioni abbastanza ridotte da poter essere utilizzate sul nostro tabellone; per quanto riguarda il dado possiamo costruirlo utilizzando l’immagine, stampandola, incollandola su un cartoncino, ritagliando i lati e assemblando.
Il gioco funziona proprio come il gioco dell’oca tradizionale. Bisognerà lanciare il dado, leggere cosa viene richiesto di fare e divertirsi tutti insieme! Il primo che raggiunge la medaglia vince.
Dondolo con Mamma o Papà
Età 2 – 6 mesi e oltre
Attività perfetta per la stimolazione vestibolare e senso motoria.
Con movimenti lenti e ben dosati, sospingete il bambino in alto e in basso.
Adagiate il bambino sulle vostre gambe distese, con i piedini contro il vostro stomaco. Quindi portatelo in posizione eretta lasciandovi cadere all’indietro.
Con questa attività al cervello vengono inviati intensi messaggi sensoriali riguardanti la posizione del corpo, come muovere gli occhi cambiando posizione e quali muscoli usare nele cambio di posizioni.
Attività da eseguire con attenzione e consapevolezza e solo qualche ripetizione.
Materialeun papà o una mamma, nessun oggetto specifico
Il Tappeto Magico
Età da un 1 anno
Un’attività da fare con la propria bambina o bambino trascinandola
sdraiata/o su un grande telo, che sarà
una barca o un treno per raggiungere
a tutta velocità luoghi magici o sarà una culla in cui lasciarsi
trasportare lentamente.
E’ un’attività che può essere rilassante ed aiutare a ritrovare la calma dopo un gioco
particolarmente movimentato.
Materiali:
un telo o un lenzuolo resistente abbastanza grande da
contenere uno o più figli.
Pista delle Macchinine
Quante strade si posso costruire con un semplice nastro adesivo, magari colorato!
Percorsi sul Pavimento
Usando il nastro adesivo si possono delimitare dei percorsi da seguire sul pavimento: oltre ai cambi di direzione è possibile stabilire dei cambi di ritmo (tratti da fare saltellando, strisciando, gattonando…) e fare delle deviazioni per superare ostacoli (arrampicarsi sul divano, scavalcare cuscini…).
Percorso Motorio
Percorso Motorio Facile e divertente da creare in casa con i figli, basta un nastro da pacco e un po’ di fantasia per trasformare il vostro piccolo in un Ninja.
Manipolazione, le mani e la materia, consistenze insolite, sensazioni inesplorate, percezioni antiche
Slime Casalingo
Occorrente
40gr fecola di patate
200 ml di acqua
Olio q.b.
Colorante alimentare
Preparazione
Mettere la fecola di patate in un pentolino insieme all’acqua e li metto sul fornello a bassa temperatura. Con la frusta giro e giro.
Quando il composto inizia a compattarsi e a prendere forma ( tipo un po’ “collosa”), spengo il fuoco e aggiungo un filo di olio…non troppo se no unge molto e giro.
Dopo aver aggiunto l’olio metto qualche goccia di colorante e continuo a girare.
Terminato anche questo passaggio sposto il composto in un contenitore e lo lascio raffreddare
Dopo 30 minuti circa si può iniziare a giocare. È sporchevole ma facilmente pulibile
Buon divertimento!!!
Pasta di Sale
La pasta di sale fai da te è un modo per intrattenere i vostri bimbi con un gioco intelligente ed educativo che insegna loro il piacere di modellare in modo creativo e con materiali naturali ed economici. La pasta di sale è un’ottima alternativa al didò!
Occorrente
1 tazza di sale fino
2 tazze di farina
1 tazza d’acqua tiepi
Preparazione
1. Mescolare prima gli ingredienti secchi.
2. Aggiungere acqua impastando bene fino a che non si ottiene un composto omogeneo, se necessario potete aggiungere un po’ più di farina o di acqua a seconda che sia troppo morbida e appiccicosa o invece secca.
3. A questo punto potete colorare la pasta di sale con ingredienti naturali: curcuma, cacao, caffè o i coloranti alimentari.
4. Se volete potete dare anche profumo alla vostra pasta di sale aggiungendo delle essenze, per esempio qualche goccia di olio31
La pasta di sale necessità un’asciugatura di 24 ore o in alternativa va cotta in forno a 120°; il tempo di cottura varia a seconda della grandezza dei lavoretti.
Curcuma che Felicità
Occorrente
Ingredienti facilmente reperibili come farina, zucchero, burro, uova, curcuma, mele e lievito per dolci. Forno per la cottura
Variazioni sul tema
I biscotti sono molto versatili e si prestano bene, nella loro semplicità, ad una attività manipolativa/gustativa molto divertente da poter proporre ai nostri bimbi. Le mele si possono sostituire con quello che più vi piace.
Indicazioni
Durante il laboratorio di cucina stimoliamo il più possibile nel bambino il senso del gusto e dell’olfatto, incoraggiandolo ad assaggiare ed annusare catalogando i profumi e i gusti dolci, aspri, buoni e meno buoni.
Facciamo fare esperienza manipolativa diretta dando al bambino poco impasto tutto per sé così da sentirsi libero di creare i propri biscotti.
Ho scelto la curcuma perché è la famosa Spezia della felicità, chiaramente si possono usare le spezie che si desiderano e che più piacciono.
Attraverso la creazione e l’uso di diversi strumenti il bambino può sviluppare la sua sensibilità musicale giocando con suoni, ritmi e melodie diverse.
Le Maracas
Occorrente:
bottigliette barattoli bicchieri ecc ecc
riso pasta legumi e frutta secca
scotch e colori per decorare
Preparazione:
per creare delle bottigliette sonore basterà cercare in casa bottiglie o contenitori inutilizzati, riempirli a piacere e chiuderli con lo scotch in modo che non possano essere aperti. Successivamente i bambini si divertiranno a giocare con i suoni
In alternativa:
Occorrente:
contenitore rotondo, es ovetto Kinder;
riso, lenticchie o simili;
due cucchiai di plastica;
scotch;
Attività:
riempire il contenitore con il
materiale scelto e sigillare con lo scotch.
Mettere il contenitore tra i due
cucchiai e bloccare tutto con lo scotch.
Le Nacchere
Occorrente:
una striscia di cartoncino;
due tappi di metallo;
pennello;
colla vinavil;
Attività:
piegare a metà la striscia di
cartoncino e incollare sui due lati interni i tappi.
Flauto di Pan
Occorrente:
cannucce;
forbici;
scotch;
Attività:
tagliare le cannucce in modo
“decrescente”, legarle insieme attaccate le une alle altre in ordine di
lunghezza e legarle con lo scotch.
Tubo della Pioggia
Occorrente:
tubo dello scottex;
riso;
chiodini o stuzzicadenti;
colla;
scotch grande;
carta da regalo o carta crespa;
Attività:
prendere il tubo e infilare, da un
lato all’altro, i chiodini creando una spirale, in modo da avere dei
distanziatori all’interno del tubo stesso. Mettere la colla vinavil nei punti
dove i chiodini bucano il tubo.
A questo punto, inserire il riso,
sigillare con due dischi di cartoncino e scotch le due estremità e ricoprire
tutto il tubo con carta da regalo e scotch per decorarlo.
Tamburo
Occorrente:
barattolo vuoto;
un palloncino o carta da forno;
forbici;
scotch;
Attività:
prendere il palloncino tagliare la parte stretta, stenderlo
sul lato bucato del barattolo e bloccarlo con lo scotch.
Tamburello di Tappini
Occorrente:
un bastoncino o un pennello;
spago o cordino;
tappi di plastica o metallo;
Attività:
annodare un lato del cordino al bastoncino, bucare i tappi ed inserirli uno accanto all’altro; dopodiché possiamo annodare anche l’altra estremità del filo al bastone.
Con l’aiuto di un adulto andiamo a creare il timbro; tagliare il rotolo creando degli spicchi, cercando di mantenere una distanza più o meno uguale uno dall’altro, piegare gli spicchi verso l’esterno per creare i petali dei nostri fiori.
Intingere il timbro creato nella pittura e riprodurre vari fiori sul foglio a nostro piacimento, con i colori che più ci piacciono.
Con il pennello riprodurre l’erba ai piedi dei nostri fiorellini e gli steli.
Con il dito colorato di giallo, invece, creare un pallino in mezzo ai fiorellini.
Creazione Glitter
Età
Dai 2 anni.
Occorrente
Zucchero bianco
Una goccia di colorante alimentare
Mezzo cucchiaio di aceto
Bustine con chiusura ermetica
Procedimento
Inseriamo tutti gli ingredienti nella busta e agitiamo bene.
Una volta fatto asciugare possiamo utilizzarlo per un collage colorato!
Pulcino Pio
Età
Dai 2 anni.
L’attività
proposta permette ai bambini di utilizzare una tecnica grafica diversa dalle
altre. Attraverso l’uso di una forchetta (strumento che normalmente loro usano
per mangiare) potranno realizzare una rappresentazione grafica di un pulcino,
animale accostato spesso al periodo della pasqua.
Occorrente
foglio o cartoncino bianco
una forchetta
tempera gialla
piattino o contenitore
foglio o cartoncino arancione
pennarello nero
una matita
colla
Attività grafica:
Con la matita
disegnare sul foglio una circonferenza della grandezza di cui vogliamo ottenere
il nostro pulcino, questo passaggio servirà per dare ai bambini lo spazio nel
quale dovranno lavorare.
Versare la
tempera in un piattino e intingere la forchetta, dopodiché i bambini potranno
divertirsi a creare il corpo del pulcino.
Con il
cartoncino arancione, facendosi aiutare da un adulto, creare il becco e le
zampe del nostro pulcino e incollarle sul corpo precedentemente creato. Una
volta asciutto, disegnare gli occhi con il pennarello.
Il Coniglio Pasquale
Età
Da 1 anno in su.
È una creazione
pasquale e rappresenta un coniglietto di cotone collocato in mezzo ad una
pittura fantastica.
I bambini
sperimentano così l’uso dei colori, dei tratti grafici e di materiali diversi
(cotone, colla, pittura). Possono utilizzare la tecnica che più gli piace o che
più si adatta alla loro età; per i bambini più piccoli è sempre preferibile
utilizzare le manine, per compiere anche un’attività sensoriale, mentre i più
grandi possono sperimentare tecniche diverse o mischiare più tecniche grafiche
insieme.
L’importante e
lasciare i bambini liberi di tirar fuori la loro fantasia e la loro creatività.
Occorrente
cartoncino bianco
sagoma di un coniglietto
tempere o acquarelli
pennello, spugna o dita
colla
cotone
scotch di carta
pennarello
Attività
Attaccare la
sagoma del coniglio al cartoncino bianco con due pezzettini di scotch di carta
(in alto e in basso), poi con la tecnica che preferiamo, pitturare intorno alla
sagoma utilizzando tutta la nostra fantasia, nella foto di esempio abbiamo
cercato di ricreare un coniglietto in mezzo ad un bel prato verde.
Aspettare che
asciughi la pittura e togliere la sagoma.
Dopodiché,
mettere la colla su tutto il coniglietto e attaccare il cotone, per creare il
nostro morbido coniglietto.
Alla fine
possiamo scrivere un pensiero per la pasqua, il titolo dell’attività oppure
semplicemente il nome del nostro bambino e la data.
Decoriamo i Sassi o Altro Materiale di Recupero
Dai 2 anni
Occorrente
Sassi, conchiglie, stoffe tinta unita, sugheri (tappi), imballaggi, contenitori delle uova, scatolette, tubi di cartone (l’anima della carta da cucina o della carta igienica), le limette per le unghie, i bastoncini dei gelati; acquarelli, pennelli o pennarelli
Obiettivi
Decorare è un’attività coinvolgente che stimola lo sviluppo dei bambini a 360 gradi, se poi il materiale è povero o di riciclo il gioco si trasforma in un’esperienza davvero ricca di emozioni e scoperte fantasiose
Si parte dalla selezione dei materiali adatti
allo scopo: un momento di scrupolosa ricerca in casa e vi stupirete di quanta
concentrazione ci metteranno i bambini nel selezionarli.
Successivamente si passa al lavaggio e
all’asciugatura dei materiali rigidi come per esempio i sassi, le conchiglie o
gli oggetti in legno che avete in casa. I bambini saranno coinvolti a contatto
con un altro materiale che più li affascina: l’acqua. Per questo lasciate che si
prendano tutto il tempo necessario. Lo scorrere dell’acqua, il maneggiare i
sassi o le conchiglie bagnati sarà un momento molto rilassante per loro.
Li asciugherete e procederete a decorarli
lasciando libero sfogo alla fantasia: le creazioni diventeranno omini,
macchinine, animali, personaggi preferiti ecc ecc.
Pittura il Tuo Nome con le Dita
Da 1 anno in su
Occorrente
Un cartoncino bianco
Tempera colorata
Nastro adesivo di carta
Un piatto come tavolozza
La propria mano
Utilizziamo la nostra manualità e scegliamo i colori che più ci piacciono per realizzare un’opera d’arte che raffigura il nostro nome scoprendo l’infinità di colori che si possono creare.
Attività
Con l’aiuto di un adulto tagliamo e attacchiamo sul cartoncino pezzetti di nastro adesivo di carta in modo da formare il nostro nome.
Disponiamo le tempere colorate nella tavolozza e liberiamo la nostra fantasia; i bambini vanno lasciati liberi di colorare il foglio con le loro manine e le loro dita come piu` gli piace.
Lasciamo asciugare per bene il foglio, se si ha poca pazienza ci si può aiutare con un asciugacapelli.
Una volta asciutto si può iniziare, con molta delicatezza, a togliere il nastro adesivo e ad ammirare il risultato.
Ecco pronta una magnifica opera d’arte con il nostro nome!
Le Farfalle della Felicità
Età
Dai 3 anni in su.
Occorrente
acquarelli;
pennelli;
fogli di carta assorbente;
mollette di legno;
pennarelli.
Attività
Per prima cosa i bambini si divertiranno a dipingere, con i colori preferiti, il foglio di carta assorbente con un pennello e gli acquarelli (il foglio di carta assorbente diventerà le due ali della nostra bellissima farfalla). Una volta passato il tempo utile per farlo asciugare farete una leggera arricciatura centrale dove posizionerete la molletta di legno che fungerà da corpo. La molletta si può decorare con i pennarelli disegnando gli occhi e le antenne.
Per
tutte le attività di pittura che proponiamo potete abbinare, anticipandole, la LETTURA
di un libro e, a seguire, la rielaborazione grafico/pittorica delle emozioni.
Oggi il tema è l’amicizia e il libro
consigliato è:
“Lupo&Lupetto” di Nadine Brun-Cosme e O.Tallec
Obiettivi pedagogici
La gestione dei movimenti con i pennelli andrà a sviluppare la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale. Inoltre l’attività risveglierà la naturale creatività innata nel bambino, lasciando scegliere i colori e gli accostamenti che più gli piacciono. La lettura di un libro risveglia emozioni che possono essere “colorate” sul foglio da bambine e bambini.
Papà sei la mia roccia
Speciale per la festa del papà 2020
Quante volte diciamo al nostro papà che è forte, un super eroe, una roccia. In questa festa glielo mostriamo con un regalo.
Occorrente:
UN SASSO delle dimensioni che preferite
TEMPERA dei colori che più vi piacciono
Mettiamoci all’opera
Prendiamo il sasso e lo laviamo bene sotto
l’acqua
Asciughiamo bene il sasso
Prendiamo le tempere e o con mani o con
pennello coloriamo tutto il sasso
Lasciamo asciugare e con l’aiuto della mamma o
di un adulto possiamo fare il bigliettino “papà sei la mia roccia” da
consegnare insieme al nostro coloratissimo sasso.
Ecco pronto il nostro sasso per il nostro super papà.
Grazie a questa esperienza i bambini creano.
Attività Grafica con i Timbri
Occorrente:
frutta: mela, limone, arancio, peperone, ecc;
tempera;
foglio bianco;
pennello;
Attività:
Utilizziamo la frutta per “costruire” dei timbrini originali, basterà scegliere quella che vogliamo utilizzare, tagliarla e stendere la tempera su uno dei lati tagliati. A questo punto, il bambino potrà utilizzare questi timbrini fatti in casa per fare una pittura creativa, originale e divertente. Scoprendo le forme che producono i vari frutti e utilizzando diversi colori, dando libero sfogo alla sua fantasia.
Pittura in Vasca da Bagno
Per facilitare la pulizia e fare un’attività divertente, potreste far dipingere i vostri bambini direttamente nella vasca da bagno utilizzando colori lavabili.
Pittura a Dita Senza Sporcare
Per permettere ai bambini di sperimentare la miscelazione dei colori senza sporcare ovunque si può procedere così:
Prendere una grande busta con chiusura ermetica
Versarvi dentro un po’ di tempera di due o tre colori al massimo
Appoggiare un foglio di carta su un piano (per avere uno sfondo su cui risaltino bene i colori)
Fissare con del nastro adesivo al piano la busta ben chiusa
E lasciare che il bambino si sbizzarrisca!
Si può anche fissare la busta ad un vetro di una porta-finestra.
Attività Grafica con il Cacao
Disegnare con la povere di cacao può essere un’occasione per vivere un’esperienza sensoriale e sviluppare la creatività grafica.
Occorrente
Un vassoio o un recipiente con i bordi bassi.
Polvere di cacao (in alternativa si può usare la polvere di caffè).
Attività
Disporre il vassoio su un tavolo (comodo per il bambino) e riempirlo con uno strato di polvere di cacao.
A questo punto il bambino potrà disegnare usando le manine e le dita.
L’adulto deve supervisionare il gioco del bambino, può giocare con lui lasciandogli la libertà di utilizzare tutta la sua immaginazione.
Oggi i bambini associano lemascherine all’ansia e alla paura. Come noi. E’ importante aiutarli a sciogliere questa emozione e soprattutto a non affrontarla in solitudine. Come fare?
Per prima cosa bisogna aiutare i bambini a riconoscere le emozioni, a condividerle e a legittimarle. Esprimendo le nostre a voce alta, dopo averle filtrate con
consapevolezza: “la mamma si sente un po’ spaventata…”. Se siete in difficoltà a farlo potete iniziare leggendo storie con
protagonisti che affrontano situazioni simili. Ce ne sono moltissime perciò
non vi perdete d’animo e leggete ai
vostri bambini senza timore: è un
rimedio a tutti i mali e non ha controindicazioni.
Una volta riconosciute le emozioni, occorre spiegare ai bambini che nessuna
emozione è sbagliata, ci sono solo
comportamenti sbagliati. Raccontando anche di noi. La condivisione è un
elemento fondamentale della relazione educativa: si impara anche così, mettendosi nei panni degli altri. Gli adulti
devono essere consapevoli e fare attenzione: non bisogna scaricare addosso ai
più piccoli emozioni grezze, non
elaborate, che potrebbero travolgerli.
Mettere la testa sotto il tappeto per far finta di niente non funziona: i più piccoli hanno antenne incredibili che captano tutto! Percepiscono la realtà, non il nostro racconto della realtà. E sebariamo se ne accorgono: meglio evitare.
Allora, in sintesi, cosa fare per esorcizzare la paura delle mascherine e quindi della
malattia?
Diamo
modo ai bambini di rilasciare le emozioni negative,
che tolgono energia e ritornare alle emozioni
positive, che ci danno energia, usando
la creatività e il gioco.
Fare le mascherine in casa per sé e per i propri familiari è un’ottima occasione per sperimentare un’abitudine “a cambiare il veleno in medicina”: una lezione per la vita.
Possiamo iniziare costruendo e personalizzando a piacere le nostre mascherine. Il lavoro manuale, l’uso del disegno e dei colori, con la compagnia di persone che ci vogliono bene ci aiutano ad elaborare e integrare le esperienze di questi giorni. Stando molto attenti a seguire ilritmo e il tempo dei bambini, non il nostro. La mancanza di fretta aiuterà il bambino a godersi ogni passaggio. Poi potremo, per esempio, giocare con loro per “mascherarsi” a casa.
Ampliando il gioco con veri e propri travestimenti: faccio il medico, l’infermiere, il
mago delle pulizie. La mamma fa la paziente. La dottoressa. Guida l’ambulanza.
Poi lo faccio io… La drammatizzazione in scenette è utilissima per cambiare umore e integrare tutte le emozioni in gioco. Vi farà pensare. Vi farà ridere. Vi farà emozionare. E vi sorprenderete. dei risultati.
Trovi qui il video tutorial per realizzare le mascherine
Per tutti i bambini che stanno passando molto del loro tempo a casa, come salvarsi dalla noia e dallo sfinimento di tablet, video e cellulari?
Niente paura! Le nostre educatrici, in modalità “smart education”, vi svelano giochi e attività ideali per le famiglie, riunite da questa situazione anomala. Per stare bene insieme ai vostri bambini e scoprire le magie del gioco: scoperte, meraviglia, sorrisi e tutto il divertimento del mondo!
Il progetto Antinoia è nato a febbraio 2020 dalla volontà di dare un supporto concreto alle famiglie e ai loro bambini. Abbiamo creato così una raccolta di attività semplici e divertenti che continuiamo ad aggiornare ogni settimana. Oltre alle aree pedagogiche, non abbiamo trascurato l’importanza del movimento e delle attività fisiche inserendo una sezione dedicata al Fitness per tutta la famiglia.
La raccolta continuerà ad essere pubblicata anche sulla pagina Facebook. Seguici!
Professionalità coinvolte nella ideazione, selezione e realizzazione delle attività:
Comitato scientifico di Eureka! coadiuvato da:
coordinatrici servizi educativi 0-6 anni;
Paola Marchini, diploma per educatrice, CNRPP scuola triennale di psicomotricità;
Anna Parabiaghi, laurea in educatore professionale socio-pedagogico e diploma in musicoterapia;
Morgana Chemasi, laurea in scienze motorie, master in attività fisica ed educazione;
Gisella Giovanetti, dietista SIAN, ideatrice e firmataria del documento Pappa al Nido in uso nei nidi della città metropolitana.
In questa pagina inseriremo le nuove attività, se volete vedere le idee dei giorni scorsi potete trovarle nelle categorie elencate sotto.
La promozione della lettura è un’importante risorsa
di empowerment delle famiglie per la
promozione dello sviluppo emotivo, relazionale, sociale, cognitivo,
interpretativo e linguistico del bambino e della sua futura riuscita scolastica.
L’obiettivo è avvicinare il bambino al piacere per la
lettura, sostenendo e promuovendo la sua capacità di ascolto. In particolare la
lettura dialogica è una
modalità praticata da un adulto con un bambino piccolo, sotto forma di dialogo
interattivo con l’ascoltatore. Secondo Grover Whitehurst, pediatra e
psicologo americano contemporaneo, che ha coniato l’espressione, è la modalità
che consente ad un adulto di interagire più efficacemente con un bambino
durante la lettura.
Nella lettura dialogica l’adulto stimola il bambino a
partecipare alla lettura condivisa di un libro, facendogli domande,
espandendone le risposte e mettendo in relazione la storia del libro con
l’esperienza del bambino.
“La lettura dialogica differisce radicalmente dal modo tradizionale con cui gli adulti leggono ai bambini. Il cambiamento di ruolo è fondamentale: se nella tipica condizione di lettura l’adulto legge e il bambino ascolta, nella forma dialogica il bambino impara a divenire narratore della storia. L’adulto assume progressivamente il ruolo di ascoltatore attivo, proponendo domande, aggiungendo informazioni, suggerendo al bambino di arricchire l’esposizione contenuta nel libro”. Grover Whitehurst
Nella lettura dialogica il genitore è il primo a trovare piacere nella lettura per poi coinvolgere il bambino e trasmettergli la passione.
Lo stile narrativo del genitore è importante che presenti quattro caratteristiche fondamentali:
la proposta di suggestioni al
bambino al fine di stimolarlo a dare un nome agli oggetti, alle immagini del
libro o a parlare della storia o a raccontare quello che prova;
l’ascolto
della comprensione della risposta del bambino;
il suggerimento/proposta
di riletture e ampliamenti di vocabolario, lessico, interpretazione e
significato;
la ripetizione dell’affermazione del
bambino arricchita di nuovi spunti.
Leggere insieme ai genitori favorisce la relazione, valorizza la ricchezza del tempo trascorso insieme, nel ricordo dell’esperienza che rimane un patrimonio affettivo per la vita. Nutre e stimola nel bambino la mente, l’attenzione e il desiderio di scoprire cose nuove; favorisce il sonno ed il riposo, sostiene il bisogno di ritualità, creatività, interpretazione e inventiva.
dott.ssa Cristiana Piloni, coordinatrice nidi per la cooperativa sociale Eureka!
Approfittiamo di questo periodo di “sosta forzata” per dedicare più tempo all’alimentazione riflettendo sul fatto che è una grande fonte di benessere. Possiamo contrastare molte malattie e migliorare le difese immunitarie che sono preziose in questo particolare momento! La nostra attenzione sarà rivolta ai cibi ricchi di vitamine antiossidanti, come pesce, frutta secca e fresca, legumi, cereali e spezie. Lasciamo da parte i cibi pronti, ultra processati, prefritti, precotti, merendine, bibite e snack e prepariamoci ad una spesa corretta.
Mirtilli, arance, kiwi, banane sono una miniera di vitamine, la frutta con i suoi antiossidanti è preziosa per mantenere alte le difese immunitarie. È necessario mangiarne almeno 2 porzioni al giorno. Anche la frutta secca, noci, pinoli, pistacchi, mandorle contengono tantissimi minerali: selenio, zinco e rame. Ricche anche di vitamina E e Omega 3 . Venti grammi al giorno sono l’ideale!
I legumi, oltre a sostituire benissimo la carne, sono ottimi protettori dell’intestino, come le verdure da consumare almeno 2-3 volte al giorno cambiando ad ogni pasto il colore. Tra i tanti elementi contengono anche ferro.
Ferro e vitamina C vanno assunti insieme per essere assimilati dal nostro organismo.
I cereali integrali contribuiscono al benessere intestinale che assicura un buon equilibrio delle difese immunitarie. Grano saraceno, avena, farro e orzo sono anche naturalmente ricchi di fibre, sali minerali e acidi grassi essenziali. Per beneficiare delle loro proprietà occorre mangiarne 80 grammi tutti i giorni.
Il pesce azzurro (alici, sardine, sgombri), sono ricchi di Omega 3 indispensabili per sostenere il sistema immunitario. La dose consigliata per gli adulti è di almeno 100 grammi due volte a settimana. Un recente studio, realizzato dal Norwegian Seafood Council (NSC), ha rivelato che oggi si assume in media una quantità di prodotti ittici molto inferiore rispetto a quella consigliata.
La curcuma, la cannella, lo zenzero aiutano a equilibrare le difese immunitarie aggiungiamone un pizzico alle nostre pietanze!
L’aglio è ricco di allicina e ha effetti antibiotici e antifungini. Mangiato crudo, per esempio, per condire pesce o carne, è perfetto per prevenire raffreddori e dare energia.
Fermenti lattici. Presenti nello yogurt, ripristinano l’equilibrio della flora intestinale da cui dipende un buon funzionamento delle difese immunitarie.
Lievito di birra. Assunto crudo o secco, come integratore, è ricco di ferro, zinco e selenio, una combinazione di minerali ad attività stimolante per il sistema immunitario.
Iniziamo la giornata con una colazione diversa, siamo a casa e godiamoci il risveglio con un Muesli fatto da noi!
GRANOLA AI FIOCCHI D’AVENA
Dosi per 6 persone : 200 gr. di fiocchi d’avena integrali, 100 gr.
di miglio soffiato,100 gr di noci , 80 gr. di sciroppo d’acero, 50 gr. di semi
di zucca, 50 gr. di acqua e 50 gr. di olio di girasole.
Tritare grossolanamente la frutta
secca, versare in una pentola l’acqua, lo sciroppo d’acero e l’olio per pochi
minuti, fino a che gli ingredienti si mescolino. Versare i fiocchi di avena, in
una ciotola capiente aggiungere le noci tritate
e lo sciroppo, amalgamare gli ingredienti e trasferire gli ingredienti
in una teglia rivestita da carta da forno. In forno per 20-30 minuti a 180°
girando spesso la granola perché non si bruci e non si attacchi ma diventi
dorata. Una volta pronta e raffreddata può essere conservata in un barattolo di
vetro per una settimana.
GRANOLA AL GIOCCOLATO FONDENTE
Dosi per 6 persone: 300 gr. di fiocchi di riso, gr 60 di mandorle
spellate, 80 gr. di sciroppo di riso,2 0 gr. di semi di girasole 50 gr. di
acqua e 50 gr. di olio di mais, 70 gr. di cioccolato fondente, ½ cucchiaino di estratto di vaniglia, cannella
in polvere.
Procedere nella preparazione come per la granella ai fiocchi d’avena,
unica variazione: tritare a scagliette il cioccolato e aggiungerlo alla fine
prima di inserire nei barattoli la granola.
L’ideale per gustare queste preparazioni è aggiungerle allo yogurt o al kefir alimenti ricchi di probiotici indispensabili per aumentare le difese immunitarie.
C’era una volta, non molto tempo fa, una giovane cavalla molto bella che s’innamorò di un signor stallone, con tanto di medaglie da campione, ambitissimo. Due splendidi esemplari equini, di quella razza lusitana, originaria del Portogallo, che vanta tra i suoi cugini i Purosangue arabi e i cavalli berberi. Due genitori in ottima salute che per circa undici mesi avrebbero atteso la nascita di un magnifico puledro. Non si nascondevano l’un l’altra aspettative e ambizioni. Il figlio o la figlia sarebbero stati in grado di proseguire, come da tradizione, la loro naturale abilità ed eleganza nelle gare di Dressage. Disciplina difficile questa, perché richiede la perfetta esecuzione di complicate figure. Nella disciplina del Dressage è fondamentale il binomio cavallo e cavaliere. I Lusitani lo sanno bene, e forse è stabile nel loro DNA il carattere generoso e collaborativo, l’indole paziente, il temperamento coraggioso e molto equilibrato.
In breve tempo il loro amore fu noto nel circondario. Agli inizi del giugno 2016 la Cascina di Carpiano, dove vivevano vicino alla città, era in attesa, si contavano i giorni, si monitorava la luna, si preparava la stalla: il parto è un evento delicato e, per i cavalli, rapido. La madre, già esperta, era pronta. Come quasi sempre accade per gli animali da preda, avvenne nel cuore della notte. Con la luna a illuminare i prati. Un paio d’ore di contrazioni, uomini e cavalli in disparte perché, tutti lo sanno, la madre ha bisogno di tranquillità. Alla rottura delle acque lei è sdraiata, raccoglie le forze per le ultime poderose spinte, trenta minuti, non di più, ed ecco: zampe anteriori protese, tra le zampe la testa, ora sì, interviene “l’ostetrica” per liberare il nasino al più presto. Un’ultima spinta ed è fuori, umida e tremante nasce Luna. Senza troppe difficoltà. Rimane appiccicata alla mamma. Ancora un’ora per vedere la cucciola reggersi sulle proprie gambe, malferma e sbuffante. Perché di solito così succede, i puledri così fanno, nascono pronti alla corsa. Allora perché Luna no?
Non è normale, esclama qualcuno. Il muso è troppo piccolo, la mascella un po’ deforme, e le gambe non la reggono! Una delusione? Forse per qualcuno. Ma lei non è destinata a grandi prestazioni sportive, non si esibirà per l’orgoglio dei suoi parenti. La mamma lo comprende e continua a baciarla. Lo comprendono anche i dottori. Per Luna realizzano “scarpette” speciali, fatte apposta per lei. Avrà bisogno di più tempo, dicono, ma ci sono buone speranze. E così è stato. Anche noi abbiamo capito, abbiamo atteso lo svezzamento e con fiducia e l’impegno amorevole di tutti, veterinari compresi, l’abbiamo adottata: guardatela oggi pascolare con i suoi amici asini, con la sua nuova famiglia, in Cascina Cappuccina. Se fosse stata un anatroccolo potremmo dire che è diventata un cigno! Morale della favola? La impariamo ogni giorno, impegnandoci per una cultura dell’accoglienza che sconfigga i pregiudizi su ciò che è normale e ciò che non lo è.
Mai sentito parlare di ortoressia? E’ un termine che deriva dal greco antico, composto dalla parola ortos, giusto, corretto, e dalla parola orexia, appetito. Se ne parla ufficialmente da circa vent’anni per indicare quello che oggi viene considerato un disturbo alimentare: l’ossessiva e maniacale ricerca del “cibo sano”. Non è il caso nostro, anche se periodicamente rischiamo di cadere nel tranello. Al contrario, ripensare molti luoghi comuni ci aiuta per adottare stili di vita e scelte alimentari più consapevoli. A partire dalla fonte della vita, l’acqua.
Non si deve bere acqua durante i pasti.
Spesso lo diciamo anche ai nostri bambini. Ma attenzione, l’acqua è fondamentale anche a tavola, nella giusta quantità. E’ vero che bere troppa acqua può diluire i succhi gastrici e rallentare così il processo di digestione, ma è altrettanto vero che un corretto apporto di acqua garantisce un migliore funzionamento dello stesso processo perché migliora la consistenza dei cibi solidi. Per questa ragione, nei nidi di Eureka, i bambini, anche piccolissimi, trovano sulla tavola i loro bicchieri e le piccole brocche. Possono bere quando ne sentono la necessità. Proprio come Rita Antonioli li ha ritratti nella fotografia scattata in un nostro nido.
L’acqua in bottiglia è più sicura dell’acqua del rubinetto.
Falso e, potremmo dire, tendenzioso. Infatti è difficile affermare anche il contrario. Dal punto di vista della sicurezza per la salute, infatti, sono entrambe controllate dagli Organi di governo e di tutela competenti (Ministero della Salute e ATS), come afferma l’Istituto Superiore di Sanità. La differenza è un’altra. l’acqua potabile è un diritto universale dell’uomo e questo diritto deve garantirne la disponibilità per tutti, nei luoghi di vita e di lavoro. L’acqua minerale imbottigliata, invece, è una libera scelta dei consumatori. Teniamo in considerazione l’impatto ambientale: costi di produzione e di riciclo o smaltimento della plastica, e i costi dovuti all’imballaggio e al trasporto.
L’acqua potabile deve essere priva di sostanze chimiche.
No. Deve essere priva di sostanze nocive. Spesso associamo il temine “chimico” al concetto di tossico. Ma se pensiamo che gli elementi chimici sono ciò di cui è formata la materia comprendiamo meglio come molte sostanze chimiche siano non solo utili ma spesso necessarie al corretto funzionamento del nostro organismo. Elementi come calcio, potassio o magnesio sono funzionali ai nostri processi metabolici tanto quanto il cromo, il rame, lo zinco o il manganese. Ciò che fa la differenza sono le quantità che dovrebbero essere sempre e doverosamente monitorate come prescritto dalle normative sulla potabilità dell’acqua.
L’acqua del rubinetto favorisce la formazione di calcoli.
Spesso definiamo “pesante” l’acqua di casa, e associamo questa caratteristica alla presenza di sostanze come il calcio, un minerale presente in abbondanza in natura e nelle nostre ossa sotto forma di carbonato. Eliminato ogni dubbio sull’importanza di questo elemento, è utile sapere che acque “leggere” o oligominerali non sono la soluzione. Dovremmo stare molto più attenti al consumo di proteine animali: la migliore cura preventiva, infatti, è alimentarsi con una dieta corretta, sana e equilibrata. I calcoli sono formazioni solide presenti nelle urine e possono essere normalmente espulsi prima che raggiungano dimensioni pericolose. Il primo consiglio nelle terapie di tutti i tipi di calcolosi renale è l’assunzione di adeguate quantità d’acqua (due o tre litri al giorno), senza temere la presenza del calcio. In bottiglia o in caraffa, fa bene!
Una scelta consapevole dovrebbe essere fondata sulla conoscenza: sappiamo valutare la presenza o meno di un elemento e la sua influenza sulla nostra salute? Probabilmente no. Allora riapriamo i libri di chimica e biologia e informiamoci un po’ di più partendo da fonti attendibili, cercando di evitare dannosi allarmismi.
Leggi anche