C’era una volta, e c’è ancora, una “signora delle comete”. Amalia Ercoli Finzi, prima donna italiana laureata in Ingegneria aeronautica, mamma di cinque figli e della Missione Rosetta, consulente delle più importanti agenzie aereospaziali, non ha dubbi sull’educazione e le discipline STEM. In diverse interviste alla domanda su cosa regalare a una bambina per appassionarla alla scienza risponde: il Meccano! Perché devono montare e smontare le cose… “Purtroppo oggi c’è il concetto che per avviare qualunque macchinario basti schiacciare un bottone, invece bisogna incoraggiare bambine e bambini a sperimentare come funzionano le cose, aprendole e magari rompendole” raccontava a Repubblica qualche anno fa.
Qualche anno fa, qui a Eureka!, abbiamo intrapreso il progetto per un nuovo gioco e abbiamo inventato il Mecchegno. Frutto della collaborazione tra pedagogiste e falegnami, studiato nelle dimensioni per garantirne la maneggevolezza, adatto per essere utilizzato a terra e su tavolo da bambini di diverse fasce d’età. La scelta del materiale non poteva che essere il legno naturale, privo di elementi tossici.
Lo abbiamo sperimentato con successo con i bimbi dei nostri nidi e con i bambini della scuola dell’infanzia Bambini Bicocca, raccogliendo l’entusiasmo della professoressa Susanna Mantovani, Professore Onorario di Pedagogia generale e sociale presso l’Università di Milano-Bicocca, che ha rilasciato una specifica Certificazione Pedagogica: Mecchegno “apre a molteplici modi in cui utilizzare i pezzi che si hanno a disposizione sia liberamente che partendo dalle istruzioni. Attrae bambine/i inizialmente per la possibilità di avvitare e svitare utilizzando le chiavi inglesi di legno”. Pezzo dopo pezzo, il Mecchegno si arricchisce di nuove opportunità di invenzione e costruzione.
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