I nidi Eureka! hanno riaperto a gennaio con una importante novità: un giorno a settimana, su appuntamento, è presente presso ciascuna struttura un osteopata.
Si tratta del progetto Bimbi Sani, nato dalla collaborazione tra Eureka! e SOMA Istituto Osteopatia Milano.

Le motivazioni che ci hanno spinto a ideare e attuare il progetto si basano sulla filosofia di Eureka secondo cui il supporto al genitore è il presupposto per una crescita sana e armoniosa del bambino. Condividiamo con l’Istituto SOMA l’importanza sostanziale che la prevenzione riveste, in quanto migliore e più semplice arma contro patologie e disfunzioni. Infatti SOMA Istituto Osteopatia Milano si propone di diffondere sempre più l’osteopatia in ambito pediatrico, a tutto vantaggio della salute e del benessere dei piccoli pazienti. Una collaborazione tra osteopata e pediatra è ideale ed è spesso quest’ultimo a consigliare una valutazione osteopatica.
Gli osteopati di SOMA coinvolti nel progetto Bimbi Sani hanno seguito il corso biennale Postgraduate di Osteopatia pediatrica, che fornisce ai frequentanti le necessarie conoscenze e competenze in ambito neonatologico e pediatrico.

Perché portare il bimbo dall’osteopata? L’osteopata è in grado di riportare l’equilibrio nelle tensioni dell’organismo del bambino che rischierebbero altrimenti di comprometterne la corretta crescita; grazie al proprio specifico approccio, individua le cause alla base di una disfunzione e interviene su di esse, ripristinando il normale funzionamento dell’organismo.

Il progetto Bimbi Sani ha preso avvio a metà gennaio 2017 e dopo solo un mese i bambini che hanno usufruito della valutazione osteopatica sono stati 40. Gli osteopati che se ne prendono cura sono quattro sull’area di Milano città e tre in provincia e offrono le proprie prestazioni professionali a titolo gratuito.

L’obiettivo che con questo progetto ci proponiamo di raggiungere è di realizzare uno screening preventivo in grado di individuare se la postura è fisiologica o se sono presenti eventuali disfunzioni. In questo secondo caso, in accordo con i genitori, si procede prenotando una visita specialistica con il fisiatra che inquadra e definisce l’eventuale patologia e i trattamenti osteopatici (il cui numero è legato all’esigenza clinica del bambino). Nei casi di postura fisiologica e quindi nella norma, si rimanda a una visita di controllo che viene svolta a diversi mesi di distanza, per verificare che nel frattempo non siano intervenute disfunzioni.

Già da diversi anni il trattamento osteopatico viene effettuato con successo su neonati e bambini; le tecniche utilizzate prevedono un approccio delicato e dolce che non causa loro alcun dolore. In ambito neonatale la disfunzione da correggere è solitamente legata al trauma da parto (cefaloematoma, asimmetria del volto, del cranio e posturale). L’osteopatia pediatrica è un campo molto interessante, dove l’estrema duttilità del bambino può determinare dei risultati importanti in tempi brevi poiché agisce sulle strutture prima che esse assumano una funzione e una forma stabile. Quelli che agli occhi delle mamme appaiono come cambiamenti miracolosi sono in realtà frutto di studi scientifici approfonditi e sostenuti da evidenze; gli ambiti in cui trovano applicazione sono numerosi: disturbi di ordine otorinolaringoiatrico (otiti, faringiti), asimmetrie cervico-craniali, cefalea ed emicrania, coliche, problemi di digestione ed evacuazione e altro ancora. L’osteopatia è inoltre in grado di ridurre le coliche gassose, di migliorare la suzione, la respirazione e la qualità del sonno.

I genitori hanno un ruolo fondamentale nel trattamento osteopatico perché forniscono informazioni riguardo alla salute del figlio, alla gravidanza e al parto. Inoltre i genitori imparano come stimolare, attraverso il gioco, posizioni e movimenti corretti e comprendono quali sono invece da evitare; il percorso suggerito dall’osteopata prosegue così anche a casa.

I genitori dei nidi Eureka che hanno portato il loro bambino si ritengono soddisfatti per la “bella e istruttiva esperienza”; riportiamo di seguito alcune testimonianze.

Mamma di * di 8 mesi:
“Il primo cambiamento che ho notato in mia figlia si è verificato nell’umore: da nervosa è diventata più tranquilla e soprattutto la qualità del sonno è decisamente migliorata. Dorme serena senza scatti né lamenti e non si sveglia più tre/quattro volte per notte. Anche il mio umore è cambiato! Sono più riposata e quindi più serena”.

Mamma di * di 23 mesi:
“La valutazione osteopatica ha confermato una pigrizia a livello viscerale che si è sempre espressa in una pigrizia nell’evacuazione (stitichezza). Abbiamo valutato di proseguire i trattamenti per risolvere la situazione”.

Cosa dicono gli osteopati:
Alberto D. Osteopata DO, Nidi di Peschiera Borromeo (MI)
“Il progetto ha riscosso molto interesse nelle famiglie dei piccoli. La maggior parte dei genitori si sono avvicinati spinti inizialmente dalla curiosità verso la disciplina osteopatica e ne hanno apprezzato l’approccio funzionale e non invasivo. Al temine degli incontri mamme e papà hanno potuto dare con soddisfazione un’ interpretazione nuova ad alcuni atteggiamenti dei loro bimbi (risvegli notturni, asimmetrie posturali etc.) e hanno capito come l’osteopata possa essere utile a migliorare il benessere dei loro piccoli. Molti hanno già prenotato un secondo incontro allargandolo a fratellini e sorelline a dimostrazione del successo di questa iniziativa.”

Alessia A. Osteopata DO, Nido Casati-Tadino, Milano
“La possibilità di potersi confrontare con genitori sempre più attenti e informati sulla salute dei propri figli è un esperienza che arricchisce e stimola. È interessante poter intercettare delle piccole alterazioni sulle attività di gioco, di movimento, di vita quotidiana come: camminare, correre, mangiare o dormire; e avere la possibilità di consigliare le attività più adatte per poter migliorare la funzione o suggerire la possibilità del trattamento osteopatico come supporto alla medicina tradizionale. I genitori sono molto aperti e accolgono con entusiasmo tutto ciò che viene loro proposto.”

Le famiglie iscritte ai nidi Eureka! che decidono di usufruire della valutazione osteopatica presso il proprio nido di riferimento possono chiamare direttamente SOMA Istituto Osteopatia Milano per prenotare un incontro con l’osteopata allo 02 6472097 (interno 3), per informazioni, scrivere a clinica@soma-osteopatia.it

Bimbi Sani e’ attivo presso i seguenti asili:

MILANO – Nido “Pini” – Via Pini 3
MILANO – Nido “Cova” – Via Cova 1
MILANO – Nido “Feltre” – Via Feltre 68
MILANO – Nido “Casati” – Via Casati/Tadino 12
MEDIGLIA – Nido “Primavera” – via Fratelli Bandiera 1 – 20060 Triginto di Mediglia (MI)
MILANO – Nido “Dateo” – Via Goldoni 50
MILANO – Nido “Feltrinelli” – Via Feltrinelli 11
MILANO – Nido “XXII Marzo” – Corso XXII marzo 59
MILANO – Nido Cena- Via Cena 31
MILANO – Nido Sordello- Via Sordello
MILANO – Nido Goldoni- Via Goldoni 13
MILANO – Nido Aziendale Inail c.so Porta Nuova 19 – Milano
PAULLO – Nido “Paullo” – via Don Gnocchi – 20067 Paullo (MI)
PAULLO – Spazio gioco ” Paullo”
PESCHIERA BORROMEO – Nido “La trottola” – p.zza Costituzione 4  – Peschiera Borromeo (MI)
PESCHIERA BORROMEO – Nido “Girotondo” –  via Gramsci 41 – Peschiera Borromeo (MI)
PESCHIERA BORROMEO -Nido “San Bovio” – via Abruzzi 3/A  – Peschiera Borromeo (MI)
PESCHIERA BORROMEO – Ludo PB – Nido “Esagono” – via Pablo Neruda 2 – Bettola (MI)

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Giovedì 23 Febbraio, l’Ostello Casa Rossa di Laveno Mombello inaugura una serie di eventi culturali e sociali nel territorio con un aperitivo letterario insieme al poeta Silvio Raffo. 

Il poeta non sarà però da “solo”, ad accompagnare il suo reading saranno infatti le “bad girls” Dorothy Parker, Emily Bronte e Edna St. Vincent Millay, che daranno vita ad una lettura coinvolgente, immersa in un’atmosfera informale e conviviale curata, per l’occasione, dallo staff dell’ostello.

Silvio Raffo è uno dei maggiori poeti contemporanei; nato a Roma è da anni residente a Varese. Autore di innumerevoli raccolte di poesie, saggistica e narrativa, Raffo ha insegnato per anni al Liceo Classico E. Cairoli di Varese e dirige oggi il centro culturale “La Piccola Fenice”, fondato nel 1986.
Profondo studioso e traduttore di opere poetiche anglo-americane, molte delle quali al femminile, Raffo ha tradotto tutto il corpus poetico di Emily Dickinson. Fra i suoi scritti, si annoverano romanzi come Alice e il vento, Fantasmi allo specchio e Mio padre René, oltre ad una corposa produzione poetica. 

L’aperitivo letterario, che apre una serie di eventi nei prossimi mesi, è stato concepito dall’Ostello Casa Rossa, l’ostello della gioventù di Laveno Mombello che oltre alla consueta attività ricettiva, propone ed ospita diversi eventi culturali e sociali nel territorio, come in occasione dello scorso Festival dell’Educazione 2016.

L’iniziativa è sostenuta da Eureka! Cooperativa Sociale, con la collaborazione della Biblioteca comunale “Antonia Pozzi” di Laveno Mombello. La partecipazione alla serata e all’aperitivo prevede un contributo di euro 10. E’ cortesemente richiesta la prenotazione poiché i posti sono limitati.
Le prenotazioni sono possibili telefonando al +39 348 8131112 oppure contattando lo staff sulla pagina FB “Ostello Casa Rossa Laveno Mombello”. L’Ostello Casa Rossa si trova in via Roma 23, Laveno Mombello. Per dettagli sulla location, visitate il sito web www.ostellodilaveno.it

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Il 2 marzo alle 16.30 si è svolta l’inaugurazione dello sportello WeMi Trivulzio all’interno degli spazi di CuraMi, gestiti da Eureka! Cooperativa Sociale e Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio.

Il nuovo sportello costituisce il primo punto d’incontro e orientamento ai servizi del nuovo welfare della Città di Milano, dove i cittadini, grazie a operatori specializzati, possono trovare le soluzioni di welfare più adatte ai loro bisogni, fruire dei servizi WeMi, attivare forme di welfare condiviso e sviluppare azioni di volontariato.

Il servizio è stato inaugurato dall’assessore Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali, Salute e Diritti per il comune di Milano che ha commentato: “Aiutiamo i cittadini a trovare il servizio più adatto alle loro esigenze affidandosi a personale qualificato”.

Sono intervenuti anche Maurizio Carrara, Presidente, e Claudio Sileo, Direttore Generale del Pio Albergo Trivulzio, realtà milanese antica e autorevole che, con 500 anni di storia, rappresenta il polo di servizi alla persona più grande d’Italia e tra i primi in Europa. Con il nuovo sportello WeMi si accresce quindi l’ efficace collaborazione tra PAT e Eureka! Cooperativa Sociale nell’erogazione ai cittadini di servizi qualificati fortemente voluta dal comune di Milano.

È intervenuta all’evento anche Valeria Bucchetti professore associato Dipartimento di Design e Scuola del Design del Politecnico di Milano, responsabile della identità visiva degli spazi.

Eleonora Bortolotti e Carla Piersanti rispettivamente Presidente di Eureka! e Responsabile del servizio, hanno spiegato come è organizzato il sistema WeMi:

“WeMi racchiude i servizi al domicilio offerti da 58 associazioni e cooperative accreditate dal Comune di Milano per l’erogazione di servizi per la cura e il benessere: dagli educatori per aiutare i ragazzi nella loro crescita e supportare i genitori agli assistenti familiari certificati per la cura di chi non è più autosufficiente; dalla baby sitter al cat e dog sitter per la gestione degli amici a quattro zampe, e molti altri servizi presentati sul portale online wemi.milano.it

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L’Associazione Essere Insieme organizza a Cascina Cappuccina due seminari particolari dedicati alla relazione con gli animali .

Il primo incontro è un corso di base sulla tecnica Tellington TTouch condotto da Donata Piloni e si terrà il 26 Febbraio 2017.
Il secondo seminario condotto dal biologo Francesco De Giorgio sarà dedicato al Dialogo con L’Animalità e si terrà il 19 marzo.
Per entrambi i corsi è previsto una pausa con buffet vegetariano.

Corso Base TTouch®

Il metodo Tellington TTouch® è un mAssaggio che veicola un mEssaggio: sperimentare nuove sensazioni influisce positivamente sul comportamento e sul carattere dell’animale e sulla sua propensione e capacità ad apprendere.
Il TTouch fonda le sue radici nel Metodo Feldenkrais per il quale le emozioni si esprimono con un atteggiamento corporeo e quindi anche motorio.
E’ un percorso di apprendimento che coinvolge entrambi, animale e umano, permettendo di costruire rispetto e fiducia reciproci. Aiuta il cane a trovare un equilibrio fisico, emotivo e mentale, ad essere in grado di affrontare situazioni di disagio con maggior sicurezza. Il TTouch® oltre a rafforzare la relazione con l’animale aiuta nel recupero post operatorio, aiuta a ridurre stress, paura, timidezza, a superare traumi fisici e non, aiuta a risolvere problemi comportamentali e più in generale contribuisce al benessere psicofisico dell’animale di qualsiasi età.

Bio

“Sono cresciuta con i cani e non potrei immaginare la mia vita senza loro. Sono stati loro a portarmi su questa strada, a spingermi ad intraprendere un percorso in campo cinofilo; ma soprattutto uno, Peter, maestro e compagno impareggiabile col quale scoprii il TTouch® che cambiò le nostre vite per sempre.” – Donata Piloni, Educatore Cinofilo e Tecnico Mobility Dog

Data: Domenica 26 Febbraio 2017 h. 9.30-17.30 a Cascina Cappuccina

Programma
– Chi è Linda Tellington Jones e come ha sviluppato il suo metodo
– Perchè e come funziona il TTouch®
– I tocchi e i bendaggi
– La conduzione con due punti di contatto

Il corso sarà strutturato in parti teoriche e parti pratiche e verrà rilasciato attestato di partecipazione.

Partecipanti
Massimo 12 persone

Costo di partecipazione
€ 70 comprensivo di tessera associativa
* Parte del ricavato sarà destinato alle cure e alle sedute di fisioterapia di Ice* https://www.facebook.com/groups/835753606530981/?fref=ts

Dialogando con l’animalità

Un seminario teorico-pratico sul dialogo con l’Animalità rappresenta un’importante possibilità di sviluppo per umani, professionisti e non, che si muovono negli ambiti di convivenza con gli animali. Riconoscere e valorizzare il valore intrinseco di ogni animale può offrire strumenti innovativi nella relazione e un valido supporto nel riconoscere e valorizzare l’animalità esterna e interna a noi. Questo significa lasciare spazio a nuovi paradigmi interpretativi e applicativi, che possono apportare nuovo ossigeno agli svariati campi di vita personale e professionale.

Data: Domenica 19 Marzo 2017, h 10-17 a Cascina Cappuccina

Programma

Learning Animals parte dal punto di vista dell’animale, riferendosi alla sua qualità di vita mentale, emozionale e relazionale.
Francesco De Giorgio guiderà i partecipanti nell’analisi di temi quali:
– cornice scientifica e risvolti politici
– cosa significa preservare o recuperare le abilità cognitive animali
– conoscere un approccio diverso guardando con curiosità anche il nostro lato più selvaggio
– come si traducono tutti i presupposti di etica, soggettività e cognizione animale in una pratica consistente coesistente con la teoria.

Bio

Francesco De Giorgio è un biologo, docente e ricercatore indipendente in etica, soggettività e cognizione animale, che lavora con atenei internazionali. È membro di diverse società scientifiche, culturali, di Critical Animal Studies che trattano la relazione tra gli umani e gli altri animali.

Una vita di esperienza nella relazione con cavalli e cani.
www.learning-animals.org
www.animalinapprendimento.com

Partecipanti
Massimo 20 persone

Costo di partecipazione
€ 120 comprensivo di tessera associativa

Chiusura iscrizioni
20 febbraio 2017

Informazioni ed iscrizioni

Associazione Essere Insieme ASD

email: essereinsieme@hotmail.com
tel: 320/48.92.653

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Come mai la matematica è così difficile? Ed è davvero così difficile? Gli esperti del COSS cercheranno di fare luce sull’apprendimento della matematica in un incontro aperto a tutti i genitori.

Sempre maggiore è la difficoltà che bambini e ragazzi incontrano nello studio della materie scientifiche e in particolare della matematica. In questi anni di grandi cambiamenti in ambito scolastico e di didattica, di “diffusione” di certificazioni di disturbi specifici di apprendimento, come è possibile muoversi serenamente in ambiente di apprendimento?

Cosa vuol dire apprendere quando si parla di matematica? Spesso abbiamo l’impressione che gli alunni abbiano una consapevolezza molto vaga di quello che stanno o che hanno capito. “Hai studiato per il compito in classe?”, chiedono i genitori. “Sì, ho imparato tutte le formule, e per sicurezza le ho anche scritto su un bigliettino”, risponde il ragazzo. È evidente che questa è una visione molto limitata e limitante dell’apprendimento in matematica.

Poi, il voto del compito in classe, dell’interrogazione o della verifica arriva a misurare quanto hanno saputo fare, o ripetere, in risposta a una consegna dell’insegnante. Spesso questo risultato è per l’alunno imprevedibile e viene visto quasi come il frutto di circostanze casuali, a causa delle quali un esercizio non è stato finito, una procedura si è inceppata, un calcolo non è tornato… in matematica, più che in altre discipline, è molto difficile per i ragazzi autovalutarsi.

“L’avevo studiato benissimo, ma non sono riuscito a fare un esercizio semplicissimo”. Oppure al contrario “Mi faccia fare gli esercizi, a casa mi vengono sempre, ma non mi chieda le definizioni”, o ancora “Lo sapevo perfettamente e l’ho anche spiegato  a mezza classe, però non ho saputo dirlo”. Queste sono frasi tipiche, che tutti abbiamo sentito ripetere dai nostri alunni. Tutto questo non deve stupirci. L’apprendimento in matematica è il risultato di processi complessi, dalle molteplici sfaccettature, che richiedono un lavoro articolato in cui si intrecciano momenti di interazione con l’insegnante e con i compagni e fase di riflessione e rielaborazione completamente personale, costruzioni metodiche e salti nell’ignoto, memoria e fantasia.

Un apprendimento riuscito in matematica è da considerarsi un ottimale combinazione di apprendimenti specifici e distinti. In matematica, infatti, non basta aver costruito un concetto, ma occorre saperlo usare per effettuare calcoli o per dare risposte negli esercizi, combinarlo con altri e con strategia opportune per risolvere problemi. Occorre saper spiegare a se stessi e agli altri il concerto costruito e la strategia eseguita, occorre saper far uso sapiente delle trasformazioni semiotiche che permettono di passare da una rappresentazione all’altra.

Quando uno studente fallisce in matematica è troppo sbrigativo dire che non ha raggiunto gli obiettivi attesi. In realtà in che cosa ha fallito? Non ha capito i concetti? Li ha capiti e non sa usarle per risolvere i problemi? Sa effettuare i calcoli e citare le definizioni ma non sa a che scopo? Ha costruito i concetti ma non riesce a comunicare? Ha risolto un problema e non sa dire come? Non sa gestire i cambi di rappresentazione semiotica che sempre la matematica richiede dai suoi primi passi? Come si fa a intervenire per recuperare, se non si sa determinare con precisione la causa dell’errore? Uno stesso errore può avere molte cause diverse.

Nell’incontro di Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle ore 16 presso il Centro Parrocchiale di San Donato, gli esperti del COSS cercheranno di dare una risposta a queste domande per aiutare i genitori ad identificare i problemi di apprendimento della matematica. I posti sono limitati e si consiglia la prenotazione.

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Dall’Aprile 2016 Eureka!, è entrata nel programma di Promozione della Salute negli ambienti di lavoro o WHP (Workplace Health Promotion) promosso dalla ASL Milano 2, ora ATS Città Metropolitana.

Il proggetto rappresenta il risultato degli sforzi congiunti dei datori di lavoro, dei lavoratori e della società (ASL, Comuni, ecc) per migliorare la salute e il benessere nei luoghi di lavoro.

Studi ed esperienze dimostrano che gli investimenti indirizzati al miglioramento della propria salute e del proprio benessere, conducono ad una riduzione delle malattie e dei tassi di mortalità.

Il programma, validato dalla Regione Lombardia, prevede un percorso di realizzazione di buone pratiche della durata di tre anni, suddiviso in 6 aree tematiche :

– Promozione di un’alimentazione corretta
– Benessere Personale e Sociale e Conciliazione Famiglia- Lavoro
– Contrasto al fumo di tabacco
– Promozione dell’attività fisica
– Sicurezza stradale e mobilità sostenibile
– Alcool e dipendenze

Eureka! ha scelto, per il primo anno, le prime due aree tematiche in elenco. La promozione di un’alimentazione corretta ha previsto una serie di azioni di sensibilizzazione e di diffusione di buone pratiche: le porzioni corrette, gli alimenti potenzialmente nocivi e quelli sani, gli spuntini salutari, l’utilizzo del sale, l’invio a tutti i soci/dipendenti di due/tre mail a settimana contenente suggerimenti pratici, ecc…
La seconda area tematica “Promozione del benessere personale e sociale” ha sviluppato e ampliato i seguenti punti: part time temporaneo e reversibile; flessibilità del lavoro e “smart work”; banca ore; ferie ad ore; permessi e/o congedi parentali oltre gli obblighi di legge; sportello di ascolto sul benessere organizzativo ed individuale, gruppi di acquisto solidale, ecc…

A fine dicembre 2016, presso l’università Statale di Milano, ha avuto luogo il 2° Convegno Luogo di Lavoro che Promuove Salute. Durante il convegno Eureka!, insieme alle altre 50 aziende aderenti all’iniziativa, è stata premiata con una targa di accreditamento per l’anno 2016. Eureka!, ad oggi, è l’unico ente no profit che partecipa al programma di promozione della salute negli ambienti di lavoro.

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Il 2016 ha visto Eureka coinvolta in tanti nuovi progetti sociali, dall’apertura di nuovi asili e l’inaugurazione ufficiale di Cascina Cappuccina all’inizio dei servizi di terapia con gli animali.

Ma in questo periodo in cui si tirano le somme sull’anno che va concludendosi, ci fa piacere parlare in particolare di un progetto che da sempre è molto vicino a noi. Nel 2016 Eureka! cooperativa sociale, è  infatti diventata socio sostenitore della Fondazione Don Gino Rigoldi.

Negli anni Eureka! ha condiviso tanti percorsi con Don Gino Rigoldi, figura straordinaria che ha scelto, anche fisicamente, di vivere accanto alle persone più fragili e di sostenerle nell’integrazione sociale. 

Accogliente – intelligente – creativo – empatico – ironico – Don Gino ha sempre coinvolto nei  suoi progetti amici, sostenitori e entità diverse riconoscendo la specificità di ognuno e rendendo così unica e appagante l’esperienza di fare volontariato. L’integrità e la concretezza di don Gino è apprezzata anche da coloro che sono agnostici o atei e che lo chiamano affettuosamente Gino.

Da oltre quarant’anni Don Rigoldi è cappellano dell’Istituto penale per minorenni Cesare Beccaria di Milano, un’attività che già nel 1975 sfocia nella fondazione di Comunità Nuova , un’associazione mirata al reinserimento dei giovani nell’ambito scolastico e lavorativo dopo una pena detentiva. Nel 1999 Don Rigoldi allarga la sua attività in campo internazionale costituendo Bambini in Romania, un’associazione che organizza campi estivi di volontariato presso istituti e comunità di orfani in Romania e Repubblica Ceca.

Infine nel 2015 nasce la Fondazione Don Gino Rigoldi con l’intento di proseguire a diffondere la cultura della solidarietà e a sostenere progetti e servizi che rispondano ai bisogni di giovani meno fortunati.  Già nel suo primo anno di attività la Fondazione ha realizzato e/o messo in cantiere diversi progetti riguardanti formazione, lavoro e casa, ovvero, i temi più urgenti che toccano i giovani. La Fondazione ha deliberato un sostegno economico al progetto 4Vie per incrementare l’offerta formativa a ragazze e ragazzi che, per diversi motivi, sono esclusi dall’accesso al lavoro. Un altro progetto importante per la Fondazione punta a mettere in relazione le attività artigianali che rischiano di chiudere (non per mancanza di commesse ma di ricambio generazionale) con i giovani in cerca di lavoro

Ammirando e condividendo la personalità e il metodo di lavoro basato sulla cooperazione e l’accoglienza di Don Gino,  Eureka! ha messo il proprio potenziale al servizio dei progetti da lui ideati affiancandolo dove possibile nella lotta all’emarginazione sociale e sostenendolo sempre nella sua opera di divulgazione

Nel tempo Eureka! ha collaborato con Don Gino in alcuni percorsi a sostegno dei giovani verso l’autonomia come gli inserimenti lavorativi e l’accompagnamento alla gestione di sé stessi, della casa e delle risorse economiche ( il pagamento di affitto e bollette; l’importanza di cucinare, di pulire e di curarsi anche dal punto di vista della salute, ecc…).

Eureka! non poteva perciò mancare all’inaugurazione della nuova sede dell’associazione Comunità Nuova  – CN L’HUB  -festeggiata a dicembre con l’asta di beneficenza e il consueto pranzo di Natale realizzato dallo chef Davide Oldani, in collaborazione con lo chef Andrea Berton. Per l’occasione molti personaggi dello spettacolo si sono prodigati aiutando in cucina e in sala come camerieri.  

L’evento ha dimostrato ancora una volta le eccezionali risorse e le energie per combattere l’emarginazione che sono presenti nelle nostre comunità.

In un paese come l’Italia con il 36% di disoccupazione giovanile, Eureka condivide con Don Gino Rigoldi l’importanza di investire sui giovani, tutti i giovani, e soprattutto di sostenere i più fragili. I giovani sono il futuro e solo una società inclusiva e solidale può generare un futuro migliore. Con questo pensiero finale per il prossimo anno auguriamo a tutti di proseguire insieme con forza e serenità in questo percorso verso il futuro.

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Condivisione e ascolto”, questi sono i due concetti chiave che, nelle parole di Chiara Deodato di Eureka!, hanno fortemente caratterizzato il contributo della cooperativa all’evento dello scorso 25-26 Novembre 2016 tenutosi a Laveno Mombello, in occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne.

“Stiamo Insieme”, iniziativa proposta dal Comune di Laveno Mombello a cui anche Cooperativa Sociale Eureka! ha partecipato sin dalla sua definizione, insieme a diverse realtà e istituzioni del territorio, si è rivelata un ottimo contesto di riflessione sulla violenza in senso lato.

Da una parte è emersa una forte condivisione, con le istituzioni, con gli enti preposti e le associazioni presenti, del medesimo impegno e attenzione verso una tematica così stringente e dell’idea di una politica di genere che si basi sull’inderogabile rispetto dei diritti delle donne.

Allo stesso tempo ascolto, in tutte le sue sfaccettature.

Ascolto a partire dal proprio corpo, attraverso pratiche come la biodanza e la respirazione emozionale, entrambe proposte all’interno del programma e le cui sessioni sono state ospitate presso l’Ostello Casa Rossa di Laveno Mombello, gestito da Eureka!.

Ma soprattutto ascolto dei giovani. Dei loro vissuti e dei loro punti di vista. Attraverso l’intervento proposto da Eureka! del pedagogista Christian Castangia, da sempre appassionato di cinema, che negli anni ha realizzato una serie di cortometraggi su temi difficili ma inevitabili come l’autismo, la violenza assistita, il bullismo, la bulimia e la violenza sulle donne, adottando la produzione audiovisiva quale strumento educativo-didattico, nonché di dialogo, col mondo dei bambini e dei giovani.

Da una parte la proiezione del corto “Io Bullo”, con le classi III della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “G. B. Monteggia” di Laveno Mombello. “Io Bullo rappresenta l’interfaccia di un fenomeno, quello del bullismo, spesso indecifrato se non negato nei diversi contesti in cui si manifesta”, ha commentato Chiara D. in seguito alla proiezione. “Un esempio atto a contrastare la diffusa dialettica che mette in relazione il bullo, visto come carnefice, e la sua vittima. Un gioco rovinoso e ingannevole che altera la percezione di chi sia, alla stregua di tutto, la vera vittima.”

Indignazione, malessere e senso di responsabilità generale sono solo alcuni degli elementi emersi durante il dialogo seguito alla proiezione. Ai ragazzi infatti, su invito di Castangia, è stato proposto di scrivere e commentare, in forma anonima, ciò che la proiezione avesse suscitato loro. Nelle parole di Castangia “la lettura dei loro pensieri, da parte dei professori ed adulti presenti, ha permesso di dare voce e sostanza a ciò che i giovani vedono, vivono e pensano”.

Infine, la proiezione de “L’Amore Impossibile”, corto proposto ai ragazzi delle classi IV e V del Liceo Scientifico Opzione Scienze applicate “V. Sereni”. Una storia vera, non una fiction. Ma che tratta di una realtà difficile, quella della violenza assistita, che fa male alle donne e agli uomini, indistintamente. E che ha suscitato, nei giovani presenti, sentimenti di empatia, di frustrazione e di apertura a vicende della propria sfera personale.

L’esperienza dei corti e del dialogo aperto con i giovani studenti, insieme all’intenso programma dedicato al tema della violenza, pongono le basi per un dialogo aperto su una questione che ha nel 25 Novembre la sua data simbolo, ma che oggi come domani richiede costante attenzione. 

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Le festività sono sempre un ottima occasione per organizzare atelier artistici con i bambini. I laboratori creativi sono da sempre un elemento fondamentale dell’approccio pedagogico di Eureka.

Gli atelier realizzati nei nostri spazio creano quegli oggetti e piccole idee regalo da conservare come ricordo di questi anni speciali nella vita dei bimbi.

In queste occasioni nidi, ludoteche e spazi gioco gestiti da Eureka! sono in grande fermento per organizzare i laboratori che prevedono anche alla partecipazione dei familiari. Ci teniamo a coinvolgere proprio tutti. Bambini, genitori, nonni, educatrici partecipano divertendosi nella costruzione artistica di oggetti originali che nascono dalla fantasia di ogni partecipante. Ognuno, adulto o piccino che sia, si sperimenta nei laboratori che offrono strumenti, mezzi e tecniche  diverse ma non suggeriscono soggetti definiti, per lasciare che ognuno sprigioni la propria curiosità e si esprima consentendo alla mano di esercitarsi e di diventare sempre più esperta, versatile, creativa e flessibile.

Il motto dei laboratori in Eureka è “non dire cosa fare, ma come fare” tanto che nei nostri atelier non è importante il prodotto finale, bensì il processo mentale che porta ognuno a progettare e realizzare consapevolmente quel prodotto finale, sviluppando contemporaneamente una serie di competenze trasversali, come il teamworking, il problem solving e il decision making che utilizzerà nel corso della sua vita.

La gratificazione data dal veder nascere dalle proprie mani un oggetto, accresce l’autostima e dilata la consapevolezza di saper fare e del poter creare, aiutando, soprattutto i bambini, a crescere con la capacità di sapersi re-inventare nella vita e di trovare nuove soluzioni a problemi o difficoltà quotidiane. Per gli adulti è un momento di relax creativo, di contatto con l’infanzia che è dentro ognuno di noi, dando voce, attraverso il fare, alle proprie emozioni e vissuti.

I laboratori sono pensati come contesto di apprendimento interattivo e plurisensoriale dove la curiosità, la fantasia, la creatività, il pensiero divergente possono essere sollecitati e allenati attraverso la manipolazione, l’esplorazione sensoriale dei materiali, il progettare, il fare, e lo sperimentare tecniche e regole artistiche, condividendo il motto montessoriano “aiutami a fare da me”.

L’uomo che agisce da sé, che impiega la sua forza nelle proprie azioni,

conquista se stesso, aumenta le sue facoltà e si perfeziona.

Gli uomini delle future generazioni saranno uomini forti,

quanto a dire indipendenti e liberi

(Maria Montessori, La scoperta del bambino)

Gli atelier artistici aperti alla famiglia sono una componente importante dell’educazione presso gli asili e ludoteche gestite da Eureka, oltre al periodo natalizio vengono svolti in diverse occasioni durante l’anno per esempio per Halloween e Carnevale.

Per sapere quando e dove vengono organizzati i laboratori, chiedi alla coordinatrice del tuo nido o spazio gioco, per vedere i lavori realizzati o seguici su Facebook.

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Ogni anno, la Giornata Mondiale dei Diritti dei Bambini celebra l’approvazione della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia approvata all’unanimita’ dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989.

In occasione di questa ricorrenza riproponiamo alcuni stralci dal convegno “Tra il dire e il fare.. l’asilo ideale: buone prassi nella qualità per i servizi 0-6 anni” Eureka! ha promosso lo scorso dicembre e che sottolineano l’importanza del diritto all’accoglienza e all’accettazione dei bambini.

In particolare due interventi hanno trattato questo aspetto dei diritti dei bambini: quello del Prof. Fulvio Scaparro e quello di Don Gino Rigoldi.

Il Prof. Scaparro, fondatore dell’Associazione GeA-Genitori Ancora, ha sottolineato come la buona qualità dell’accoglienza in una scuola, struttura, comunità, sia un diritto fondamentale dei bambini in quanto gioca un ruolo fondamentale nel loro sviluppo. Secondo Scaparro, l’accoglienza non può dunque prescindere da:

– accettazione, contenimento, vicinanza, ascolto

– cura, accudimento, istruzione, guida;

– introduzione al mondo, promozione delle capacità, dell’autonomia e dell’indipendenza.

“Ciascuno di questi momenti è preparatorio all’altro e tutti sono interdipendenti, nel senso che, ad esempio, non si ha buona cura senza accettazione e non si promuovono efficacemente le capacità di alcuno, se non lo si accetta, ascolta e cura.”

L’intervento di Don Gino Rigoldi, cappellano del Beccaria, fondatore di Comunità Nuova, Bambini in Romania e Presidente della neo-nata Fondazione Don Virginio Rigoldi, ha invece evidenziato che dietro al diritto all’accoglienza c’è il bisogno essenziale, per ogni essere umano, all’accettazione. Al convegno Don Rigoldi ha infatti spiegato:

“Qualunque bisogno una persona esprima, la risposta non è solo nella erogazione di un bene o di un servizio, perché il bisogno comune a tutti, il primo bisogno anche se spesso inespresso, è di sentirsi ascoltati e accolti. La cultura del non coinvolgimento emotivo, oggi sempre meno seguita da parte di chi opera con le persone, è frutto, credo, di un equivoco: il sentimento verso coloro ai quali dedichiamo la nostra opera non deve produrre una sofferenza condivisa, ma un impulso a trovare insieme soluzioni ai problemi.”

“I bambini sono sono il nostro tesoro piu grande. Sono il nostro futuro”

(Nelson Mandela)

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