“Mi ricordo da piccola, in Ghana, dove i figli erano di tutti e a turno le donne e gli anziani raccoglievano intorno a loro i bambini (anche me che ero bianca) e raccontavano la magia della loro vita passata.” ricorda Laura Bortolotti, una delle fondatrici di Eureka!.

Nelle ludoteche e negli spazi gioco di Eureka! ricreiamo questa atmosfera insieme alle “nuove” famiglie: mononucleari, figli unici o genitori “unici”, donne , madri, e nonne; padri più presenti, nonni giovani che portano a spasso il nipotino. Tutti animati dal forte desiderio di trovarsi, scambiare opinioni e esperienze e di giocare insieme, di trovare dei comun denominatori e scoprire che stare con i bambini, tutti i bambini, diventa una fucina dei ricordi. E all’improvviso la macchina del tempo diventa realtà e ognuno mette in campo la propria storia personale, i propri ricordi, i giochi della propria infanzia, le proprie emozioni. In ludoteca gli adulti trovano così uno spazio per elaborare e trasmettere qualcosa di importante della memoria familiare. La memoria è legata all’affettività, e a tutte le emozioni anche quelle che ci fanno paura perché non sappiamo come gestirle. E così i bambini possono crescere preparati a riconoscere le emozioni e ad accettarle.

In ludoteca e negli spazi gioco le educatrici predispongono un contesto che facilita la possibilità di confrontarsi tra adulti sulla quotidianità. Soprattutto per le neo-mamme al primo figlio che si devono confrontare con la solitudine relazionale e decisionale, il raffronto sulla quotidianità è vitale per vivere in modo naturale quelle che sembrano emergenze: “non dorme di notte, mangia poco, non riesco a togliere il pannolone”…)

Stare insieme riproduce temporaneamente il supporto offerto dalla famiglia allargata di cinquant’anni fa e permette la trasmissione di memoria che si traduce in pratica quotidiana.

Le attività e i giochi favoriscono la socializzazione e l’apprendimento, la scoperta e il simbolico, le esperienze emotive, espressive, artistiche e intellettuali. Le attività sono rivolte al gruppo, ai soli bambini o ai soli adulti. La presenza dei nonni, offre lo spunto per il recupero dei giochi tradizionali e fatti con materiale povero e naturale. Un modo per valorizzare la cultura da cui i nonni provengono per dare un valore alla loro esperienza e alla loro identità in questo preciso momento storico.

Oltre ai giochi, le ludoteche e gli spazi gioco svolgono una fondamentale funzione di dialogo intergenerazionale mirato a conservare la memoria sociale collettiva e costituiscono una preziosa rete di relazioni che promuove un maggiore maturità emotiva tra i partecipanti di tutte le età.

In ludoteca le educatrici creano un contesto positivo che mette a proprio agio sia i bimbi sia l’adulto che può così rilassarsi e raccontare e ascoltare il racconto di altri.

Entrano così in gioco le capacità educative dell’adulto che vengono attivate e messe in circolo, a disposizione di grandi e piccini, in un processo di integrazione culturale e generazionale.

Nel raccontarsi “a vicenda” ognuno scopre che le emozioni sono spesso le stesse: paura, orgoglio, ansia e sentimento di protezione verso il cucciolo. È il riconoscere archetipi costanti tra storie di vita diverse che fondano la memoria collettiva per la trasmissione della vita.

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