Venerdi 11 Novembre 2016, Laura Bortolotti ha presentato l’esperienza di Eureka! nel campo dello smart work all’incontro organizzato da Associazione IRENE all’interno del progetto di ATS Città Metropolitana “Conciliazione In Pratica (CIP) La piccola impresa si innova”.
Il LAVORO AGILE, o SMART WORKING, in Eureka è sinonimo di attività che, all’interno dell’orario di lavoro, possono essere svolte in luoghi e orari scelti dal dipendente e che non necessariamente coincidono con la loro sede di lavoro.
Come abbiamo avviato il lavoro agile in Eureka
Innanzitutto abbiamo valutato le specificità interne della cooperativa e cercato una coerenza con gli obiettivi e la strategia di business. Poi abbiamo svolto degli incontri a piccoli gruppi con il personale per trovare equilibri che andassero incontro alle esigenze e alle aspirazioni delle persone, ascoltando bisogni e consigli. Abbiamo iniziato la sperimentazione e ne abbiamo verificato la bontà e le eventuali criticità.
Nel tempo abbiamo verificato, attraverso la soddisfazione del personale, che la flessibilità spazio-temporale sta impattando in modo positivo sulla gestione familiare con un beneficio in termini di serenità sia in famiglia sia sul lavoro. Permette inoltre di valorizzare talenti femminili che altrimenti rischiano di essere sprecati e che in Eureka rappresentano quasi il 100% dei dipendenti.
L’applicazione del lavoro agile è basata sulla fiducia tra azienda Eureka e dipendenti, su una metodologia di valutazione di raggiungimento degli obiettivi, sul senso di responsabilità di ognuno e la capacità di valutare le priorità.
Per il lavoro agile ci siamo avvalse delle nuove tecnologie come il WI-FI, gli smartphone, i portatili, le app, il cloud e, perché no!, whatsapp! Nelle nostre sedi (centrale e operative), sono predisposti spazi e connessioni per coloro che, dovendo passare per fare riunioni o per consegnare documenti, prolungano il loro tempo di permanenza per svolgere altre parti del loro lavoro.
Quando viene applicato il lavoro agile
Il lavoro agile si attua quando il dipendente può svolgere un lavoro non a fronte utenza, quindi non durante l’apertura di sportelli o di servizi -quali ad esempio l’asilo nido, bensì per la stesura di relazioni, progetti e resoconti, budget, public relation, organizzazzione del lavoro (mail, telefonate), e anche per quanto riguarda la formazione (lettura di libri, articoli o filmati anche su web) ecc…
Il dipendente può scegliere anche il dove: da casa, in un altro servizio, ecc…
Le esperienze dirette
Antonella: “Spesso da casa svolgo quei lavori che sono delicati e richiedono concentrazione. Oppure quando accompagno mio figlio ai corsi, mentre attendo che lui finisca, verifico i progetti pedagogici utilizzando il personal computer.”
Laura: “Talvolta, per evitare gli ingorghi del mattino, gestisco mail e gruppi di lavoro whatsapp da casa ed esco dopo le ore 9, quando la viabilità è scorrevole guadagnando in tempo e in salute.”
Elisabetta: “Il lavoro agile è comodissimo perché ha migliorato l’equilibrio tra la mia vita personale e quella lavorativa. Inoltre è per me fonte di grande soddisfazione professionale organizzare scadenze, obiettivi e orari in autonomia.”
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