Al Convegno Eureka! tenutosi il 15 dicembre scorso, Don Gino Rigoldi, cappellano del Beccaria, fondatore di Comunità Nuova, Bambini in Romania e Presidente della neo-nata Fondazione Don Virginio Rigoldi, ha sottolineato che il bisogno comune a tutti, il primo bisogno anche se spesso inespresso, è di sentirsi ascoltati e accolti.

La cultura del non coinvolgimento emotivo, oggi sempre meno seguita da parte chi opera con le persone, è frutto, credo, di un equivoco: il sentimento verso coloro ai quali dedichiamo la nostra opera non deve produrre una sofferenza condivisa, ma un impulso a trovare insieme soluzioni ai problemi. In questo modo possiamo dare un messaggio di valore e di umanità che apre nuove strade, percorsi di vita possibili, prima nascosti.
Clicca il link per leggere l’abstract dell’intervento di Don Rigoldi: “Qualità nella relazione e nell’accoglienza nei servizi alla persona”

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Da oggi iniziano le iscrizioni ai prossimi campus estivi Eureka! all’insegna di teatro, musica, arti figurative e street art, giocoleria & acrobatica.
Quest’anno abbiamo anticipato l’inizio delle iscrizioni, proponendo uno sconto del 10% a tutti quelli che s’iscriveranno entro il 30 Aprile 2016. Per agevolare ulteriormente le iscrizioni, abbiamo previsto anche alcune giornate in cui sarà possibile iscriversi direttamente nella sede del campus.

Nell’estate 2016 i campus funzioneranno nelle seguenti settimane, con attivazione garantita indipendentemente dal numero d’iscritti finale:
–          25-29 luglio
–          29 agosto – 2 settembre
–          5-9 settembre

Le sediattive nell’estate 2016 saranno quelle consuete:
–          Scuola di v. Stoppani 1 (bambini 6-11 anni) – raccolta iscrizioni anche a scuola nei giorni 11 e 12 aprile dalle 16.30 alle 18.00 (nell’atrio)
–          Scuola di v. Morosini 11/13 (bambini e ragazzi 6-14 anni) – raccolta iscrizioni anche a scuola nei giorni 18 e 19 aprile dalle 16.30 alle 18.00 (nell’atrio)
–          Associazione Ada-Stecca di v. de Castillia 26 (bambini 6-11 anni) – raccolta iscrizioni anche presso la sede dell’associazione nei giorni 14 e 21 aprile dalle 16.00 alle 18.00 (all’interno delle attività di Isola in Gioco)

Infine il campus Bella Estate, svolto in collaborazione con il CdZ 5 all’interno del progetto Bella Estate, si svolgerà dal 29 agosto al 9 settembre nella scuola di v. dei Bognetti 15 come al solito a quote differenziate in base all’Isee. Maggiori informazioni su quote e modalità d’iscrizione saranno disponibili a breve sul sito.

Vi segnaliamo infine che da questa settimana è online la pagina FB Campus Eureka, su cui potete trovare anche le foto dei campus degli anni scorsi. Venite a trovarci!

Per informazioni e iscrizioni: 
campus@coopeureka.it 
tel. 345/8022049 
www.campuseureka.it

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Alberto Alberani è un pedagogista, uno psicomotricista, e responsabile di Crescerete, rete di imprese sociali che si occupano d’infanzia «Alberto Alberani – ha spiegato Eleonora Bortolotti, presidente di Eureka – è una persona che conosce bene tutti, ma proprio tutti gli aspetti che riguardano i nidi e i servizi 0-6 ed è una guida importante per capire come muoverci per ottenere il meglio dai decreti legge, che saranno fondamentali per la realtà futura dei servizi».

«Sono responsabile delle cooperative sociali Legacoop per l’Emilia Romagna – racconta Alberani -. A livello nazionale, nella presidenza, ho la delega alla prima infanzia perciò ho partecipato all’audizione del Ministro Giannini in merito alla legge 107 anche denominata la buona scuola. Eureka ha creato l’occasione giusta al momento giusto con questo Convegno “Tra il dire e il fare… lo 0-6 ideale: buone prassi nella qualità dei servizi educativi per l’infanzia”. Perché finalmente si è ricominciato a parlare di infanzia. Sui decreti della 107 ci sono tempi stretti (da luglio, 18 mesi) per definire tutti, e sottolineo tutti, gli ambiti di competenza. Che sono poi quello che succederà ai bambini italiani nei servizi post approvazione. 44 anni fa il Governo ha stabilito che gli asili come luoghi di accoglienza dei bambini più poveri non esistevano più e ha fatto la Legge 1044 sugli asili nido. Due anni fa è stata elaborata una sintesi, la Legge 1260 da cui, a luglio di quest’anno, sono stati tratti l’articolo 180 e 181 della Legge 107. I decreti che otterremo trasformeranno la realtà. In bene o in male. E questo dipende in larga misura da noi. Anche dal punto di vista economico. Lavoro nel sociale dal 1979 e i soldi non ci sono mai. Possiamo chiedere perché si investa sui bambini e possiamo ottenerlo perché è una cosa sacrosanta. Perché la qualità della vita dei più piccoli non venga messa all’asta con le gare d’appalto, una barbarie tutta italiana. E si può fare. Noi in Emilia l’abbiamo ottenuto per gli anziani e i disabili. Ma non dobbiamo solo chiedere: dobbiamo dare il meglio, metterci d’accordo e dare nero su bianco una risposta chiara su cosa e come fare da tutti i punti di vista: sul piatto c’è quello che poi succederà davvero ai bambini, alle famiglie e ai servizi ».

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Oggi 5 febbraio 2016, è stato presentato alla stampa WeMi, il nuovo portale dei servizi domiciliari della Città di Milano, primo nel suo genere in Italia. Il portale è stato realizzato nell’ambito del progetto “welfare di tutti” cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del bando Welfare in azione e ha visto collaborare alla sua realizzazione il comune di Milano, Eureka cooperativa sociale,

il Pat, il Politecnico di Milano, CNPDS, i gruppi territoriali delle zone 5 e 8, l’ANACI. L’evento è stato ospitato dalla fondazione Enrico Mattei in corso Magenta 63 a Milano.

WeMi è il portale che connette persone e servizi domiciliari per la cura e il benessere, offerti dagli Enti accreditati dal comune di Milano per la gestione della famiglia, della casa, degli animali domestici oltre a servizi specifici per condomini e aziende. E’ uno strumento che vuole promuovere e garantire il benessere dei cittadini con tutti i mezzi a disposizione, organizzando servizi di qualità e valorizzando tutte le risorse private e pubbliche presenti sul territorio.
Per approfondimenti www.wemi.milano.it

Da sinistra: Carla Piersanti (Eureka), Eleonora Bortolotti (Eureka), Isabella Menichini (Direttore di Settore), Cosimo Palazzi (coordinatore staff assessorato Politiche Sociali e Cultura della Salute) e Claudio Maurizio Minoia (Direttore).

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Il 9 febbraio 2016 a San Donato Milanese si terrà il primo corso per i genitori con figli affetti da dislessia organizzato da Eureka! Cooperativa Sociale, attraverso il Counseling Orientamento Sostegno Scolastico (COSS) e Prisma Onlus. L’incontro della durata di due ore verterà sull’uso dei libri digitali e dei supporti di sintesi vocale (software Ivona). I posti sono limitati, per iscrizioni inviare una mail a info@prismaonlus.com entro domenica 7 febbraio.

  • 1° Corso genitori: sintesi vocale e libri digitali, gli strumenti che fanno la differenza
  • Martedi 9 febbraio 2016 dalle 18.30 alle 20.30 
  • Centro Parrocchiale San Donato Milanese, via Veneto, San Donato Milanese
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Il 29 gennaio scorso e’ stata una giornata emozionante a Cascina Cappuccina. Dopo 12 mesi di gestazione, Alissa, uno degli asini che ci aiutano nelle attivita’ assistite con gli animali, ha dato alla luce il piccolo puledrino Renato.

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Sono più di quindici anni che Eureka certifica i servizi, ai sensi della UNI EN ISO 9001: 2008 (la prima in Lombardia e tra le prime in Italia). E i risultati si vedono. Il livello di soddisfazione dell’utenza è eccezionalmente alto: il 97%. Un dato ancor più significativo considerando che la percentuale dei partecipanti alle rilevazioni, solitamente raggiunge al massimo una media tra il 30% e il 40%.

Al contrario, nei nidi firmati Eureka i partecipanti alle rilevazioni sono l’87%.

Un aspetto evidente della competenza e dell’entusiasmo con cui sono gestiti e vissuti. Confermato dalla soddisfazione della committenza pubblica e privata, degli educatori e di tutti gli attori che hanno a che fare con i servizi, anche in modo occasionale o non istituzionalizzato. Eureka è nata nel 1993 da giovani donne, mamme e imprenditrici sociali, che volevano creare buoni servizi per sé e per gli altri. «La qualità fa parte della storia, dell’anima di Eureka – spiega Carla Piersanti, responsabile della qualità, al convegno organizzato da Eureka, “Tra il dire e il fare… lo 0-6 ideale: buone prassi nella qualità dei servizi educativi per l’infanzia”. L’entusiasmo con cui abbiamo perseguito la certificazione, ha sempre tenuto presente l’importanza di rendere le procedure verificabili e replicabili con la massima precisione. E di coinvolgere la comunità nel processo di monitoraggio ed evoluzione dei nidi, delle ludoteche, dei progetti pilota. Per crescere bene un bambino ci vuole un intero villaggio. Anche per crescere un buon servizio. E questo è un altro valore che portiamo avanti da sempre: ognuno di noi, in Eureka, è formato per rispondere a domande “non pertinenti”. Sembra un paradosso – conclude Carla Piersanti – ma non lo è. Ci permette di intercettare richieste e necessità emergenti. Di dare aiuto immediato ed efficace. Un bel modo di lavorare, che dà grandi soddisfazioni. Anche a noi.»

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Con la crisi la nostra vita è cambiata. C’è poco lavoro. Meno fondi per i servizi. La popolazione invecchia, si fanno meno figli, ci sono più genitori single. E se ci si ammala? Spese in più, soldi in meno.

«La crisi –ha spiegato Alessandro Micich, responsabile progetti e comunicazione della coop sociale Cadiai di Bologna, al Convegno Eureka Tra il dire e il fare… lo 0-6 ideale: buone prassi nella qualità dei servizi educativi per l’infanzia – ci ha insegnato a convogliare al meglio, dove servono, le forze della comunità e dell’innovazione prodotta dal territorio.

Nel rispetto delle specificità e delle differenze territoriali: il vero plus del nostro lavoro.Per esempio con ComeTe, un servizio innovativo di assistenza e cure a 360 gradi per le famiglie. Ogni bambino, ragazzo, nonno è seguito da un tutor e da persone del posto: non è mai un “numero”. «Il segreto? – conclude Micich – Lavorare tutti insieme appassionatamente, progettando in modo mirato sulla storia della persona e dell’abitato, utilizzando le competenze territoriali e le reti costruite per la comunità dagli operatori locali. 

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Per Fulvio Scaparro, psicoterapeuta, professore all’Università degli Studi di Milano, editorialista del Corriere, punto di riferimento della pedagogia italiana, oltre che di tanti genitori in cerca di risposte, bisogna sempre ricordare le fondamenta che garantiscono la crescita corretta dei nostri bambini. Tra queste l’accoglienza è un diritto primario.

Se un bambino non si sente guardato, benvoluto, accettato dalle persone che lo accudiscono, non c’è vero contatto, soprattutto con i più piccoli, che captano tutto.

La buona accoglienza, che apre la via alla crescita, al mondo, all’autonomia e allo sviluppo delle capacità individuali della persona bambina, potrebbe dare un contenuto all’abusata parola amore…

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L’evoluzione di una comunità si misura anche dalla qualità della vita garantita ai bambini dal punto di vista sociale ed educativo. Un parametro fondamentale per il Professor Francesco Cappelli, Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Milano, intervenuto al Convegno Eureka Tra il dire e il fare… lo 0-6 ideale: buone prassi nella qualità dei servizi educativi per l’infanzia. La qualità dei servizi dev’essere crescente e va monitorata continuamente.

Ancor più per la fascia d’età fino ai 6 anni, in cui si costruiscono le fondamenta per una vita il più possibile appagante.

Ma oggi si punta soprattutto sul saper fare e ci si dimentica dell’essere. «Si parla di curriculum anche per i bambini in uscita dalla materna – spiega l’Assessore Cappelli -. Io non cesserò mai di dire: fate molta attenzione. Il profilo di un bambino di cinque o sei anni dipende da come io so nutrire e sostenere la sua crescita.» Che impara “ad essere”, a scoprire chi è, con curiosità e attenzione. Un’attitudine che si accresce, se ben insegnata, per tutta la vita. E che lo aiuterà a “imparare a imparare”. Per questo è il bambino, con le sue risposte al mio saper fare educativo, che esprime il valore del servizio: «se abbiamo presente questo principio – conclude il Professor Cappelli – non ci sarà nessun bambino per cui qualcuno dica che c’è qualcosa che non va. La domanda giusta è: cosa non va nel nostro modo di prenderci cura di quel bambino. Non viceversa».

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