La prima colazione è uno dei pasti più importanti della giornata: sbagliatissimo saltarla o farla di fretta, senza dedicarle il giusto tempo e la dovuta attenzione nella scelta dei cibi.

Questo vale ancora di più quando si parla di bambini: per loro, che sono ancora in crescita e hanno quindi un fisico meno forte e strutturato, è di fondamentale importanza affrontare la giornata con il giusto carico di energia che solo una colazione nutriente può offrire. Considerate che questo pasto deve coprire il 15-20% del totale di calorie consumate quotidianamente.
Oltre ai favorevoli effetti sul metabolismo, sulla regolazione della fame-sazietà, sulla riduzione del rischio di patologie come l’obesità, le malattie cardiovascolari e il diabete, una prima colazione adeguata sembra essere associata anche ad un miglioramento delle capacità di memorizzazione e del livello di attenzione. Se il buongiorno si vede dal mattino è importante partire con il pieno di “carburante”.

La prima colazione ideale dev’essere non troppo pesante (per non sovraccaricare la digestione), ma al tempo stesso ricca e nutriente, composta da cibi diversi tra loro e diversificati ogni giorno, utilizzando alimenti freschi, di stagione, ricchi di fibre e possibilmente biologici.

Vitamine, minerali e carboidrati a lento assorbimento: queste le sostanze nutritive che una buona colazione deve contenere. Ciò significa lasciar perdere i dolci industriali confezionati (perché ricchi di grassi e poveri di vere proprietà energetiche e nutritive). Privilegiate cibi più sani come una sana fetta di crostata o di ciambellona casalinga, le fette biscottate o fette di pane fresco, meglio se integrali, variandone la tipologia di farine e meglio ancora se ricchi di semi. Spalmatele di un velo di marmellata, di ricotta o di  miele (solo per i bambini sopra l’anno di vita), oppure, perché no, cospargetele di pezzi di cioccolata amara soprattutto durante l’inverno. Per variare l’offerta potete preparare 2 o 3 volte al mese una  colazione salata con fette di pane e formaggio o mezzo uovo sodo o ancora con olio e pomodoro. E non dovrebbe mai mancare la frutta, possibilmente di stagione: ad esempio d’inverno è perfetta una bella spremuta d’arancia non filtrata, lasciando che nel bicchiere finisca anche parte della polpa che è ricca di fibre, stimola il senso di sazietà e aiuta la funzionalità intestinale. Si consiglia, sempre  di non aggiungere zuccheri.

Per finire, non dimentichiamoci gli alimenti ricchi di calcio, elemento nutritivo fondamentale per la crescita. Oltre al latte, potete utilizzare lo yogurt, sicuramente più digeribile e tollerato, optando per quello naturale, non zuccherato, al quale si potrebbe aggiungere un mix di frutta di stagione tagliata al momento, preziosa per stimolare anche l’intestino più pigro; oppure potete utilizzare bevande di origine vegetale a base di cereali (orzo, canapa, avena, farro, grano, quinoa, amaranto, riso, miglio); a base di frutta secca (mandorle, noci, nocciole, cocco); a base di legumi che contengono proteine (soia) oppure addirittura  un mix  di questi, miscelando bevande a base di cereali con frutta secca e soia ottenendo così un ottimo apporto di nutrienti.

Come organizzarsi per la prima colazione

La prima colazione dev’essere anche un momento di condivisione: sarebbe quindi meglio che almeno uno dei due genitori si sedesse a tavola con il bambino, dedicandosi al pasto con calma (è necessario almeno un quarto d’ora). Sembra impossibile da fare a causa dei ritmi frenetici della vita di oggi. Tuttavia, vista l’importanza e i vantaggi di una buona prima colazione, vale proprio la pena organizzarsi per consumarla come si deve. Potreste puntare la sveglia con un certo anticipo, in modo da avere il tempo per mangiare con calma. Potreste preparare  i vestiti e la tavola per la prima colazione già dalla sera prima così vi sarete portate avanti. In questo modo eviterete di sottrarre tempo prezioso al primo pasto della giornata.

Consumando una prima colazione equilibrata i vostri figli saranno in grado di affrontare con tutte le forze necessarie la loro giornata.

Non dimentichiamo che gli adulti sono di esempio e le abitudini alimentari familiari sono acquisite dai figli.

Se inizialmente dovesse rifiutare di mangiare non vi preoccupate, anche l’appetito è una questione di abitudine! 

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