COMUNICATO

“NOI NON CI VOLTIAMO DALL’ALTRA PARTE”

In questi giorni e nei prossimi riprenderanno le attività i servizi educativi e le scuole accogliendo bambine, bambini e genitori per un nuovo anno. Queste giornate sono piene di emozioni, entusiasmo e aspettative per quello che sarà un nuovo o il proseguimento di un percorso di crescita, di accompagnamento allo sviluppo, di novità.

Tutto ciò però non potrà essere vissuto dalle bambine e dai bambini dei Paesi in guerra, in particolare Gaza e Kiev.

Per loro è negato il diritto all’educazione e all’istruzione, è negato poter fare esperienze con coetanei, è NEGATO IL DIRITTO ALLA VITA in pieno contrasto con l’art. 6 della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza e l’art. 38 che prevede il rispetto delle regole umanitarie e la cura e protezione dei fanciulli.

Quei corpi dilaniati dalla paura, dalla fame, dalle bombe NON possono lasciarci indifferenti. Ancor di più chi si occupa di educazione e tutti i giorni della propria vita professionale è a contatto con bambine e bambini.

Quando guardiamo negli occhi un bambino, quando sfioriamo con una carezza il suo corpo non possiamo non vedere i corpi dilaniati dei bambini di GAZA, di Kiev e di qualunque altro posto del mondo ove le guerre incombono e distruggono persone e territori. Le immagini che riceviamo dalle organizzazioni umanitarie e dai giornalisti che sono sul posto, a rischio della propria vita, ci inorridiscono, sono raccapriccianti.

Tutto questo nel silenzio della politica forte del mondo! Perché non possiamo accettare che finora non si sia giunti a trovare possibilità di interrompere questo genocidio. Perché tale è.

Allora noi che educhiamo, che incontriamo bambine e bambini con le loro famiglie tutti i giorni non voltiamoci dall’altra parte, ma creiamo quella forza di cui siamo capaci affinché ci sia l’ascolto per interrompere questa barbarie della vita umana.

Non basta ripeterci “siamo umani” occorre che ognuno di noi, in base alle proprie capacità, si prenda la responsabilità di dire BASTA.

Si invitano, pertanto, tutte le strutture educative da 0 anni in poi a voler essere protagonisti:

  • affiggendo all’ingresso dei servizi e delle scuole uno striscione in cui si dichiari “Noi siamo con le bambine ed i bambini. STOP alla guerra”
  • si creino occasioni di incontri con i genitori, le colleghe e i colleghi per parlare di ciò che succedendo in particolare a Gaza
  • si creino alleanza nei territori con Istituzioni, Associazionismo e Società Civile per portare ovunque e forte la voce di BASTA ALLA GUERRA
  • partecipare alle tante iniziative e manifestazioni
  • si chiede di invitare a sottoscrivere il presente comunicato a organizzazioni, scuole, genitori, educatrici, coordinatrici, singole persone (troverete il comunicato online sul sito del Gruppo
  • Nazionale Nidi e Infanzia – www.grupponidiinfanzia.it|

NON VOLTIAMOCI DALL’ALTRA PARTE, SVEGLIAMO LE NOSTRE COSCIENZE, AGIAMO IL NOSTRO SAPERE EDUCATIVO PER TUTTA L’INFANZIA DEL MONDO AFFINCHE’ OGNI BAMBINO POSSA GODERE DEI SUOI DIRITTI FONDAMENTALI

Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia – Via Cà Selvatica 7 40123 Bologna
www.grupponidiinfanzia.it-grupponazionalenidiinfanzia@gmail.com

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